Differenze tra veranda e serra bioclimatica

Categoria: Info Serre Bioclimatiche 

Non sempre è facile distinguere tra serra bioclimatica e veranda, ma tra le due ci sono sostanziali differenze. Sono entrambi due sistemi per coprire e chiudere ambienti esterni, includendoli a quelli interni della casa. Ampliano la superficie abitabile e migliorano la vivibilità di terrazzi, balconi e portici.

Analizzandoli più da vicino, ci si accorge però che si tratta di strutture decisamente diverse.

Infatti la differenza tra veranda e serra bioclimatica comprende sia il profilo pratico che quello fiscale. Ecco quali sono i rispettivi elementi distintivi per scegliere in maniera consapevole:

Cosa distingue una veranda da una serra bioclimatica

Per comprendere la differenza tra veranda e serra bioclimatica cominciamo dai dettagli che hanno in comune. Sono ugualmente strutture addossate all’abitazione, composte da un telaio e da vetrate. Tuttavia per costruire una veranda c’è bisogno di sufficiente volumetria residua.

Soltanto così si può provvedere all’ampliamento della propria casa. Si parla non solo di spazio fisico, ma anche di quello “formale”. Vale a dire di quello legalmente necessario per poter autorizzare interventi di modifica strutturale. Questo limite riduce abbastanza il campo d’azione in particolari contesti residenziali.

Spesso, per aggirare il vincolo, vengono create verande abusive, la cui situazione normativa oggi è difficilmente sanabile. Inoltre una veranda è principalmente un’opera contenitiva. Una veranda aumenta lo spazio abitabile della casa, ma è fine a sé stessa e si ferma solo a questo.

A differenza di una serra bioclimatica la veranda non ha un ruolo attivo e diretto dal punto di vista della regolazione termica negli altri ambienti della casa.

Zaza Design fornisce soluzioni per l’adattamento di spazi a destinazione di veranda. Nello specifico mette in campo soluzioni per vetrate scorrevoli e per vetrate a pacchetto.

Caratteristiche della serra bioclimatica

Una serra bioclimatica, a differenza di una veranda, consente di sfruttare uno spazio esterno a prescindere dalla stagione e dal tempo. Tra verande e serre bioclimatiche la differenza principale è nei vetri, infatti mentre le verande hanno normali vetrate, scorrevoli o a pacchetto, le serre bioclimatiche utilizzano vetri basso emissivi. I vetri delle serre bioclimatiche sono così in grado di immagazzinare il calore dei raggi solari, riscaldando gradualmente l’ambiente e creando una temperatura ottimale. Proprio i vetri permettono di sfruttare la serra bioclimatica anche d’inverno, senza per forza aver bisogno di un’impianto di riscaldamento al suo interno.

La differenza tra veranda e serra bioclimatica fa entrare in gioco anche alcune particolari questioni riguardo permessi e normative.

Ecco alcune caratteristiche normative che definiscono una serra bioclimatica (e la differenziano da una normale veranda):

  • le componenti vetrate devono costituire almeno il 70% della superficie totale e il tetto deve farne parte;
  • non devono esserci impianti di riscaldamento o condizionamento;
  • il volume complessivo della serra solare deve essere del 15-30% delle dimensioni dell’abitazione. Le variazioni dipendono dai diversi regolamenti regionali e comunali.

Vuoi saperne di più? Leggi la nostra guida alla normativa serre bioclimatiche.

L’importanza della pavimentazione

Quando si progetta e si realizza una serra solare non bisogna mai trascurare un aspetto fondamentale, il pavimento. Esso infatti è parte integrante della struttura e gioca un ruolo essenziale nella qualità delle sue prestazioni.

Bisogna adottare una superficie in grado di assorbire il calore e rilasciarlo gradualmente durante il giorno. A poco vale lo sforzo di impiantare vetri tecnologicamente all’avanguardia se poi si dispone di una base che disperde l’accumulo termico.

Perché scegliere una serra bioclimatica

Chiarita la differenza tra veranda e serra bioclimatica, la domanda è: perché preferire quest’ultima? I vantaggi sono molteplici. Cominciamo dal risparmio energetico, una serra bioclimatica riduce le spese di riscaldamento e raffreddamento. La struttura migliora il comfort abitativo sia d’inverno che d’estate.

Una volta realizzata l’opera vi è un incremento del valore economico di mercato dell’immobile. Per ultimo ma non ultimo è l’aspetto fiscale. Infatti l’implementazione dello spazio abitabile non è esposto a tassazione, a differenza di quanto accade con le verande. Questo è un dettaglio non trascurabile della questione. Le serre bioclimatiche vengono infatti considerate opere di bioedilizia. Il cosiddetto volume tecnico aumenta la cubatura senza che siano necessari permessi di costruzione.

Ad ogni modo la regolamentazione generale prevede agevolazioni fiscali per il bonus casa fino al 50% dei lavori di acquisto e installazione. Il tetto massimo di spesa è definito in 96mila euro, sotto forma di detrazione IRPEF da ripartire in 10 anni. Il volume supplementare fruibile è quindi concesso gratuitamente senza alcun aggravio economico.

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